Che cos’è la pesca a bolentino (canna da natante)?

Partiamo con una premessa da veri puristi del bolentino e/o della canna da natante:

  • Per pesca a bolentino si intende il pescare con lenza a mano, sul fondo, con più ami e un grosso piombo terminale.
  • La canna da natante invece è l’evoluzione dell’antica tecnica del bolentino a mano. Il vecchio sughero su cui è avvolta la lenza è sostituito da canna e mulinello.

Dopo questa premessa possiamo dividere questa tecnica di pesca in costiero, di medio fondale e bolentino di profondità.

Per bolentino costiero o leggero si intende la pesca dentro i 35-40 mt di fondale affrontata con attrezzature light.

Le caratteristiche che devono avere le attrezzature da bolentino costiero sono:

  • Lunghezza compresa tra i 3 o 4 mt con cimini sensibili,
  • Mulinelli con buona potenza di taglia 5000,
  • Fili e lenze più sottili e racchiude anche la pesca di mezz’acqua.

Per quanto riguarda il bolentino di medio fondale è la pesca sui 40-80 mt di fondale.

Le caratteristiche che devono avere le attrezzature da bolentino medio sono:

  • Canne da bolentino da 2,70 mt,
  • fili trecciati e fili fluorocarbon di diametri più sostenuti.

Il bolentino profondo è la massima espressione di questa tecnica di pesca e viene praticato su fondali dai 100 ai 300 mt di profondità.

L’ausilio di mulinelli elettrici e canne potenti, progettate e realizzate a posta per questa tecnica, è essenziale.

I multifibra di diametri generosi e piombi che vanno dai 200 ai 500 gr.

Potremmo elencare qui due nuovi gioielli di casa Shimano, le Speedmaster Ax Deep Drop.

Periodo, orari più proficui e prede del bolentino costiero/medio e del profondo.

Il miglior periodo dell’anno per il bolentino costiero e bolentino di medio fondale inizia dall’autunno a fine inverno.

Le prede che solitamente vengono catturate con il bolentino costiero sono le seguenti:

  • Sui fondi scogliosi o su quelli ricchi di piante marine posidonia: perchie, saraghi, scorfani, sciarrani, boghe, donzelle, tordi.
  • Sui fondi sabbiosi: sparaglioni, pesci piatti, gallinelle, fragolini, tracine, ecc.

In merito all’orario migliore, non ve ne è uno in particolare.

Il bolentino può essere praticato a tutte le ore della giornata, l’importante è usare l’attrezzatura giusta e le esche più adeguate a seconda delle specie di pesci che si vuole pescare.

Le prede del bolentino di medio fondale variano molto in base al tipo di fondale scelto, al periodo dell’anno e alla batimetrica.

In generale, le secche sono zone che ospitano una grande varietà di specie durante tutto l’anno e qui possiamo trovare: saraghi; scorfani; dentici; scorfani; triglie; pagelli.

Questi ultimi sono molto facili da trovare, in particolare se si scandagliano fondali sabbiosi o fangosi. Anche pescare vicino ai relitti può offrire delle grandi soddisfazioni in termini di varietà di prede da catturare.

Per gli orari e i periodi del bolentino profondo, preferisco fare un discorso a parte.

Anche se il periodo ottimale rimane quello invernale, soprattutto per la ricerca dei pesci di taglia, è molto praticata nel periodo estivo. Questo semplicemente per alcuni motivi: troppo traffico estivo sotto costa; condizioni meteo marine quasi sempre idonee al contrario di quelle invernali (spesso gli hot spot ci impongono di percorrere anche 50 miglia).

Gli orari migliori sono sempre alba e tramonto, sia nel periodo estivo che in quello invernale, ma in inverno sono frequenti i bei carnieri anche durante le ore centrali della giornata.

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Le prede principali del bolentino di profondità (dai 100 ai 500 mt) sono: occhioni (pezzogne); naselli; musdea; s. pietro; sciabola; gronghi; cernie di profondità e sugheri di profondità e molti altri ancora.

Nei prossimi articoli vedremo l’attrezzatura dedicata per ogni tipo di bolentino, se e quando pescare a scarroccio o ancorati, la pasturazione, i terminali etc ..

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