Benvenuto nel nuovo articolo di blog sulla pesca a bolentino costiero.

Dopo aver appreso, nel precedente articolo, quali sono le diverse tipologie di bolentino passiamo adesso a definire l’attrezzatura da utilizzare per singola tecnica.

Cosa ci serve per una pescata a bolentino costiero (dai 15 ai 35 mt di fondale)?

Partiamo dalla canna, attrezzo quasi indispensabile per questa tecnica.

LA CANNA

Può essere telescopica o a innesti, con o senza cimini intercambiabili in vetro-resina o carbonio, purché rimanga sensibile e capace di supportare piombi dai 50 ai 150 gr e che abbia una lunghezza dai 2,40 mt fino ai 4 mt.

Non è necessario spendere eccessivamente sulla canna da bolentino, anche se le fasce di prezzo delle canne più costose sicuramente hanno motivazioni valide, soprattutto su quelle di lunghezza maggiore: componentistica, anellatura, miglior bilanciamento e minor peso.

Le canne più vendute rimangono le telescopiche sulle misure più corte come la Shimano Alivio e la Artico Divina

[Con l’occasione ricordiamo che tutte le canne di Artico vengono prodotte in Italia secondo le esigenze del pescatore e consegnate previa nostra consulenza]

Per quanto riguarda quelle a innesti, sicuramente la Tubertini Talaxa è una delle preferite dai pescatori da natante.

L’importante è che abbiano una bella e spiccata azione di punta, che permette alla canna di essere sensibilissima, ma potente allo stesso tempo.

IL MULINELLO

Per il bolentino costiero la migliore opzione è il mulinello a bobina fissa di taglia 5000.

Questa taglia (tipo 5000 Shimano) è perfetta perché permette di avere a disposizione una capienza di multifibra (o anche nylon fino ai 30 mt di fondale), bastano 150 – 200 mt di 0,15 multifibra o 150 mt di nylon 0,30 mm, ma anche un’ottima potenza.

Ideale avere un mulinello con un rapporto di recupero elevato, per recuperare più filo ad ogni giro di manovella (line retrieve) ma se ricerchiamo grosse prede un rapporto di recupero più lento ci garantirà più potenza nel contrastare una grossa orata o un dentice etc.

FILO IN BOBINA

Per il filo da montare sul mulinello generalmente ci sono due diverse scuole di pensiero, quasi totalmente soggettive, entrambe valide.

Andiamo a vedere in maniera approfondita quale tipologia di filo utilizzare per il bolentino e quali sono i vantaggi.

Nylon: basta un buon 0,30 mm da almeno 150 o 300 mt.

Pro: più elasticità – meno affondabilità – meno abrasione – minor costo

Contro: soffre la corrente – meno sensibilità – diametro maggiore – minor carico di rottura

Trecciato: un multifibra 8 capi, 150 mt o 300 mt, del diametro 0,15 o 0,18 mm.

Pro: meglio in più profondità – soffre di meno la corrente – più sensibilità – zero elasticità – carico di rottura elevato – più affondabilità – diametri minori

Contro: maggior costo – poca resistenza alle abrasioni

FILO TERMINALE

Dei terminali e montature in generale faremo un altro articolo, più specifico, quindi li vedremo in seguito, ma intanto per i braccioli e per la montatura o trave possiamo dare qualche indicazione.

Trave: 0.35 max 0.40 mm in nylon o fluorine

Bracciolo: 0.26 max 0.30 mm fluorocarbon

AMI

Sugli ami per la pesca a bolentino costiero ci sono varie teorie, anche tutte valide ma come nella maggior parte delle volte nella pesca c’è la variabile “soggettiva”.

Possiamo dare comunque delle indicazioni più valide secondo la nostra esperienza per il bolentino costiero. L’amo deve essere:

  1. Brunito o nichelato;
  2. Gambo corto o lungo a seconda dell’esca (gambo corto=esca più piccola e gambo lungo=esca più voluminosa);
  3. Forma crystal o beak per il bolentino costiero (Tubertini Serie 2 Opaco);
  4. Filo sottile con piccoli vermi e filo doppio se con esche morte;
  5. Misure: variano dalla misura 2 alla 8. Per innescare striscioline di pesce (aguglia, sgombro o muggine) si utilizzano ami a gambo lungo e dritto nelle misure che vanno dal 4 al 7 e ad occhiello. (BKK Chinu R).

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