Eccoci al primo articolo introduttivo sulla pesca di uno dei cefalopodi piĂ¹ divertenti di tutti

In questo articolo faremo una panoramica delle tecniche piĂ¹ utilizzate, il periodo e i momenti piĂ¹ proficui per la pesca del calamaro.

Innanzitutto possiamo affermare che è possibile pescare i calamari in quasi tutti i mesi dell’anno, fatta eccezione per i mesi di tarda primavera e estate nei quali i nostri amati cefalopodi si spostano in acque profondissime.

Il periodo ideale in linea di massima va da settembre, con i primi e piccoli cefalopodi, fino a tutto il mese di marzo, dove diminuiranno drasticamente in numero di catture ma aumenteranno tantissimo di taglia.

Le tecniche per pescare questo fantastico predatore sono molte e in base ai mesi o momenti della giornata sono piĂ¹ o meno redditizie, ma tecnica per tecnica le vedremo nei prossimi articoli, scendendo nel dettaglio e parlando di attrezzature, montature e momenti migliori per utilizzarle.

Le tecniche piĂ¹ utilizzate sono: tataki (o picchetto, picchino); traina con piombo guardiano lenta; traina con piombo guardiano e montatura a trenino; traina con affondatore idrodinamico; eging o tip run.

In base alle varie tecniche che svolgeremo, avremo bisogno di diverse attrezzature, per esempio canna da tip run specifica (vettino solid) per pescarli in tip run, canna da traina sulle 6-12 lb per la traina col piombo guardiano, oppure una 12-20 lb molto morbida o parabolica per la traina con affondatore.

Nei mesi piĂ¹ freddi, nei cambi di luce e con luna piena, la tecnica piĂ¹ redditizia è la traina con affondatore o con piombo guardiano e montatura a trenino. Di giorno nei mesi freddi e di notte nel periodo di fine agosto e settembre andremo alla ricerca dei calamari pescando in verticale a tataki o oppai, scarrocciando oppure cercandoli con l’ecoscandaglio, per poi calarci sopra le nostre montature.

Di giorno le cadute delle secche e il fango misto a posidonia sono le zone piĂ¹ idonee per la ricerca dei cefalopodi, su batimetriche che vanno dai 20 ai 70 mt. Una parte molto importante della pescata la gioca l’ecoscandaglio e una buona lettura dello stesso.

Di notte invece i calamari si sposteranno molto vicino alla costa fino ad arrivare a ridosso dei porti e delle zone illuminate.

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La ricerca di conseguenza avverrĂ  sulle secche dove troveremo i pescetti (mangianza) o comunque sondando il fondale su batimetriche che vanno da 7-8 mt fino ai 20-25 mt.

Affronteremo tecnica per tecnica nei prossimi articoli.

Tratteremo a 360 gradi la pesca del calamaro e dei cefalopodi in generale con le diverse tecniche.

Eging, Traina con Guardiano, Traina con Affondatore, Oppai e Tataki.

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