La Cernia ospitata dalla sottofamiglia Epinephelinae, appartenente alla famiglia Serranidae, fa parte delle numerose specie di pesci di mare.

Sommario

  • DESCRIZIONE DELLA CERNIA
  • RIPRODUZIONE
  • TIPI DI CERNIA
  • CONCLUSIONE

DESCRIZIONE DEL PESCE CERNIA

Questi imponenti teleostei, prediletti per le loro carni pregiate, popolano le profondità marine, presentando un corpo massiccio e una bocca imponente. Solitamente di dimensioni superiori al metro e con pesi che sfiorano i cento chilogrammi, le cernie variano considerevolmente nelle dimensioni tra le diverse specie.

La loro struttura anatomica non è progettata per il nuoto veloce su lunghe distanze; preferiscono inghiottire la preda intera anziché sminuzzarla. Con pochi denti sulle mascelle, ma dotate di placche dentarie nella faringe, le cernie si nutrono principalmente di pesci, polpi, granchi e gamberi. Solite ad appostarsi per colpire, mostrano un comportamento da predatori che aspettano il momento opportuno.

Va sottolineato il potenziale pericolo delle cernie di dimensioni notevoli, come documentato in casi di attacchi mortali in Mozambico e nelle narrazioni di pescatori aggrediti da gigantesche cernie del Pacifico. La potente bocca e le branchie formano un sistema di aspirazione efficace, permettendo alle cernie di “risucchiare” la preda da distanze considerevoli. Usano le fauci anche per scavare nella sabbia, creando rifugi sotto grandi rocce e espellendo la sabbia attraverso le branchie, rendendosi praticamente impossibili da spostare quando si ancorano nei loro nascondigli.

Alcune specie raggiungono dimensioni straordinarie, come Epinephelus lanceolatus, che può superare i 270 centimetri. Anche se ci sono racconti di cernie in grado di inghiottire bagnanti o sommozzatori, queste storie possono spesso risultare esagerate. Tuttavia, sono state descritte cernie eccezionalmente grandi, come quella avvistata da Arthur C. Clarke, lunga venti piedi e larga quattro piedi, sulla costa dello Sri Lanka.

RIPRODUZIONE

Quanto alla riproduzione, la maggior parte delle cernie depone le uova tra maggio e agosto. Esibiscono un fenomeno interessante di ermafroditismo proteroginico, dove i giovani sono prevalentemente femmine e si trasformano in maschi crescendo. La crescita avviene a una media di un chilogrammo all’anno, rimanendo in uno stadio adolescenziale fino a raggiungere i tre chilogrammi. Successivamente, diventano femmine mature e, intorno ai 10-12 chili, subiscono la transizione verso il sesso maschile. I maschi mostrano un comportamento più grande e aggressivo, formando spesso un harem di femmine.

TIPI DI CERNIE

Sicuramente i tipi più comuni nel mar mediterraneo sono:

  • Cernia bruna
  • Cernia bianca
  • Cernia dorata (dotto)
  • Cernia nera (o canina)

CONCLUSIONI

La straordinaria biologia delle cernie le rende non solo oggetto di pesca per le loro carni deliziose ma anche affascinanti protagonisti degli ecosistemi marini, con una complessità e un pericolo che aggiungono un’aura di mistero ai fondali oceanici.

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