La pesca all’orata è una delle sfide più emozionanti per chi ama il mare e la pesca sportiva.

Questo pesce, noto per la sua diffidenza e astuzia, mette alla prova l’abilità dei pescatori, rendendo ogni cattura un’esperienza gratificante.

Tuttavia, per avere successo, è fondamentale conoscere le giuste strategie, attrezzature e tecniche.

L’orata è presente in molte zone costiere ed è possibile pescarla in diversi modi, a seconda delle condizioni ambientali e dell’esperienza del pescatore.

La scelta dell’attrezzatura, dell’esca e del periodo giusto può fare la differenza tra una sessione di pesca produttiva e una giornata senza abboccate.

Consigli per la pesca all’orata

Per aumentare le probabilità di cattura dell’orata, è importante:

  • Capire dove e quando pescare l’orata, scegliendo i fondali e le condizioni più favorevoli.
  • Utilizzare la giusta attrezzatura, selezionando canne, mulinelli e lenze adeguati.
  • Scegliere le esche più efficaci, tra naturali e artificiali.
  • Applicare le migliori tecniche di pesca, dal surfcasting alla pesca a fondo.
  • Evitare gli errori più comuni, che spesso compromettono le catture.

Questa guida ti fornirà tutte le informazioni necessarie per migliorare la tua tecnica e aumentare il numero di catture.

Se sei alla ricerca di strategie vincenti, consigli pratici e segreti dei pescatori esperti, sei nel posto giusto.

Ora non resta che scoprire tutti i dettagli per diventare un vero maestro nella pesca all’orata!

Perché la pesca all’orata è così “difficile”?

L’orata è un pesce intelligente e sospettoso, caratteristiche che rendono la sua cattura una vera sfida.

Non abbocca facilmente e spesso testa l’esca prima di ingoiarla, il che richiede pazienza, esperienza e la giusta strategia.

La sua diffidenza aumenta soprattutto nelle acque più frequentate dai pescatori, dove ha imparato a riconoscere ami e lenze.

Come aggirare la prudenza dell’orata

Per aumentare le probabilità di cattura, è fondamentale:

  • Utilizzare esche naturali e fresche, che risultano più appetibili.
  • Evitare fili troppo spessi o visibili, preferendo il fluorocarbon per il terminale.
  • Optare per montature leggere, che permettono un abboccata più naturale.
  • Non affrettare la ferrata, aspettando che l’orata abbia preso bene l’esca.

Il momento della ferrata

Un errore comune è tirare la lenza troppo presto, rischiando di sfiorare la bocca dell’orata senza agganciarla.

Al contrario, una ferrata troppo tardiva può permettere al pesce di rubare l’esca senza rimanere all’amo.

La soluzione migliore è osservare con attenzione le tocche e aspettare il momento giusto per reagire.

Errori comuni e come evitarli

Molti pescatori inesperti commettono errori che compromettono la cattura, come:

  • Uso di attrezzatura inadeguata.
  • Montature troppo rigide.
  • Errata gestione della lenza.

Evitare queste problematiche e affinare la propria tecnica può fare la differenza tra una giornata di pesca infruttuosa e una piena di soddisfazioni.

Attrezzatura necessaria per pescare l’orata

Per pescare l’orata con successo, è fondamentale scegliere l’attrezzatura giusta in base alla tecnica di pesca utilizzata. Di seguito, una guida dettagliata per ogni metodo.

Surfcasting

Questa tecnica prevede lanci lunghi dalla spiaggia per raggiungere zone profonde dove le orate si alimentano.

  • Canna: 4,20 – 4,50 m, azione 100-200 g, in vetroresina o carbonio.
  • Mulinello: taglia 6000-8000, con bobina a lunga gittata.
  • Filo: monofilo 0,20-0,35 mm o trecciato per lanci più lunghi.
  • Piombo: fisso o scorrevole, 100-150 g.
  • Terminale: fluorocarbon 0,18-0,30 mm.
  • Ami: misure 4-8.

Consiglio: Per le orate più grandi, meglio usare bibi, granchio o cannolicchio.

Bolentino

Questa tecnica si pratica in mare aperto su fondali sabbiosi o rocciosi.

  • Canna: 2,10 – 3,00 m, azione 100-300 g.
  • Mulinello: taglia 4000-6000.
  • Filo: trecciato 0,25-0,35 mm (lenza madre), fluorocarbon 0,25-0,40 mm (terminale).
  • Piombo: 100-250 g.
  • Ami: misure 2-6.

Consiglio: Innescare gambero vivo o sardina per attrarre orate di taglia maggiore.

Bolognese

Si usa per pescare orate in acque poco profonde, con un approccio più leggero.

  • Canna: 5-7 m telescopica.
  • Mulinello: taglia 2500-4000.
  • Filo: monofilo 0,16-0,22 mm (lenza madre), fluorocarbon 0,12-0,18 mm (terminale).
  • Galleggiante: 3-8 g.
  • Piombo: piccolo pallino tarato.
  • Ami: misure 6-10.

Consiglio: Ottima tecnica in zone portuali e vicino agli scogli.

Pesca a traina

Questa tecnica prevede il trascinamento di esche vive o artificiali a bassa velocità.

  • Canna: 1,80 – 2,40 m, robusta.
  • Mulinello: rotante, taglia 20-30 lb.
  • Filo: nylon o fluorocarbon 0,40-0,60 mm.
  • Piombo: variabile.
  • Esca: esche vive (sardina, cefaletti) o artificiali (soft bait, minnow).
  • Ami: resistenti e ben affilati.

Consiglio: La traina leggera è più efficace vicino a scogliere e relitti.

Le migliori esche per la pesca all’orata

L’orata è un pesce onnivoro con una spiccata preferenza per crostacei, molluschi e piccoli pesci. Scegliere l’esca giusta può fare la differenza tra una giornata di successo e un cappotto.

Ecco una lista delle migliori esche per insidiare questo sparide.

Esche naturali

  • Granchio – Perfetto per le orate più grandi, innescato intero o a metà.
  • Cozza – Ricca di attrattivi naturali, si usa con il guscio rotto o intera.
  • Bibi – Uno dei migliori anellidi per l’orata, ideale su ami robusti.
  • Verme americano – Molto attrattivo, ottimo per surfcasting e bolentino.
  • Gambero vivo – Efficace per insidiare orate di taglia, molto utilizzato nella pesca a bolentino.
  • Sardina – Usata intera o a pezzi, rilascia un forte odore che attira il pesce.
  • Cannolicchio – Perfetto per orate sospettose, innescato intero o a pezzi.

Consiglio: Innescare l’esca in modo naturale e discreto, evitando che l’amo sia troppo visibile.

Differenze tra esche fresche e congelate

  • Esche fresche: più attrattive per il pesce, ma delicate e di difficile conservazione.
  • Esche congelate: meno efficaci, ma più pratiche da reperire e conservare.

Quando scegliere l’una o l’altra: meglio le fresche in condizioni di acqua limpida, mentre le congelate funzionano in acque torbide.

Consiglio: Per aumentare l’efficacia delle esche congelate, marinarle con olio di pesce o pastura liquida prima dell’uso.

Pesca all’orata con esche artificiali: funziona davvero?

Anche se meno comuni rispetto alle esche naturali, alcune esche artificiali possono dare buoni risultati.

  • Soft bait a forma di gambero – Utili in pesca a bolognese o traina.
  • Minnow affondanti – A volte efficaci per orate aggressive.
  • Esche siliconiche impregnate di attrattivi – Possono stimolare l’attacco in acque torbide.

Consiglio: Le esche artificiali funzionano meglio in acque poco pressate dalla pesca, dove l’orata è meno diffidente.

La scelta dell’esca dipende dalle condizioni del mare, dal periodo dell’anno e dalla tecnica di pesca. Le esche naturali restano le migliori, ma in alcuni casi si possono sperimentare artificiali per situazioni specifiche.

Dove e quando pescare l’orata

L’orata è un pesce presente in diversi habitat marini, ma la sua posizione varia in base alla stagione, alle condizioni dell’acqua e all’orario. Sapere dove e quando catturare le orate aumenta le probabilità di successo.

Pesca dalla riva

L’orata si avvicina alla costa soprattutto in certe stagioni e condizioni ambientali. I migliori spot da riva sono:

  • Spiaggia – Perfetta per il surfcasting, con fondali sabbiosi e misti. Le orate si trovano spesso in prossimità dei canaloni e dei cambi di profondità.
  • Scogliera – Zona ideale per la pesca a bolognese o con galleggiante scorrevole, poiché l’orata cerca molluschi e crostacei tra gli scogli.
  • Porto – Alcuni porti offrono ottimi spot per la pesca notturna, grazie alla presenza di piccoli pesci e crostacei.

Consiglio: Le spiagge a fondale misto (sabbia e roccia) sono tra i migliori spot, perché offrono una grande varietà di cibo per l’orata.

Pesca dalla barca

La pesca dalla barca permette di raggiungere zone più profonde e meno pressate dalla pesca sportiva. I migliori spot sono:

  • Fondali rocciosi – Ricchi di cibo per l’orata, ideali per la pesca a bolentino.
  • Praterie di posidonia – Zone dove le orate trovano piccoli crostacei e molluschi, perfette per l’uso di esche naturali.
  • Relitti e scogli sommersi – Ottimi spot per orate di grossa taglia.

Consiglio: In acque profonde, pasturare con sarde tritate per attirare l’orata vicino alla barca.

Secche e foci dei fiumi: perché sono ottimi spot

  • Secche sabbiose – Le orate si avvicinano per cercare molluschi e bivalvi nel fondale.
  • Foci dei fiumi – Le acque miste (dolci e salate) creano un ambiente ricco di nutrimento, attirando l’orata soprattutto dopo una mareggiata.

Consiglio: Dopo una pioggia abbondante, l’acqua dolce trasporta nutrimenti che attraggono le orate nelle foci dei fiumi.

Il periodo migliore per la pesca all’orata

  • Estate – Le orate si avvicinano alla costa, aumentando le possibilità di cattura dalla riva. Ottime condizioni per surfcasting e bolognese.
  • Inverno – Gli esemplari più grandi si spostano verso fondali più profondi, rendendo la pesca dalla barca e a bolentino più efficace.

Consiglio: In estate pesca in zone basse e sabbiose, in inverno cerca l’orata su fondali rocciosi oltre i 20 metri.

Influenza della luna e delle maree

  • Luna piena – Maggiore luminosità notturna, orate più attive, specialmente nei porti e in acque poco profonde.
  • Luna nuova – Maggiore movimento delle maree, ottima per la pesca a surfcasting e bolentino.
  • Alta marea – Le orate si avvicinano alla riva per nutrirsi, ottima occasione per la pesca da spiaggia.
  • Bassa marea – Meno attività nei pressi della costa, pesca più produttiva da barca in acque più profonde.

Consiglio: Pesca un’ora prima e un’ora dopo il picco di alta marea, momento in cui l’orata è più attiva.

Orari migliori per pescare l’orata

  • Alba e tramonto – I momenti più produttivi, perché l’orata è in cerca di cibo dopo il digiuno notturno o prima del riposo.
  • Notte – Le orate più grandi sono meno diffidenti e si avvicinano alle zone costiere, ideale per la pesca con bibi o gambero vivo.

Consiglio: In estate, le ore notturne sono più produttive, mentre in inverno l’alba è il momento migliore.

Per aumentare le possibilità di cattura, bisogna scegliere il giusto spot in base alla stagione e alle condizioni del mare. L’orata è un pesce che si adatta, ma conoscere il suo comportamento permette di intercettarla nel momento e nel luogo più opportuno.

Strategie per catturare orate di grandi dimensioni

Le orate di grossa taglia (2 kg e oltre) sono prede più astute e diffidenti rispetto agli esemplari più piccoli.

Per catturarle, è fondamentale adottare tecniche mirate, scegliere l’attrezzatura adeguata e sapere quando è il momento giusto per pescare.

Come riconoscere una mangiata delicata?

Le orate di grandi dimensioni sono molto sospettose e raramente ingoiano l’esca subito. In genere:

  • Danno piccoli colpetti alla lenza per testare l’esca prima di abboccare.
  • Tirano leggermente il filo, poi lasciano per verificare la presenza di resistenza.
  • Se percepiscono tensione sospetta, abbandonano l’esca.

Consiglio: Usa piombi scorrevoli e terminali lunghi in fluorocarbon per rendere l’esca più naturale possibile.

La ferrata perfetta: quand’è il momento di agganciare l’orata

La fase di ferrata è cruciale per evitare che l’orata scappi. Ecco come agire nel momento giusto:

  • Se la mangiata è decisa (strattoni evidenti): alza la canna con un movimento secco per agganciare il pesce.
  • Se la mangiata è leggera e intermittente: aspetta qualche secondo prima di ferrare, dando tempo all’orata di ingoiare l’esca.
  • Non fare ferrate troppo violente: il rischio è di strappare l’amo dalla bocca dell’orata, specialmente se il filo è sottile.

Consiglio: Usa ami a gambo lungo per migliorare la presa e ridurre il rischio di slamature.

Come recuperare un’orata senza perderla?

Le orate di taglia sanno come difendersi una volta agganciate e possono cercare rifugio tra gli scogli. Per evitarlo:

  • Mantieni sempre la lenza in tensione per evitare che l’amo si sfili.
  • Non forzare troppo il recupero: lascia che il mulinello lavori con la frizione regolata.
  • Se il pesce punta verso il fondo, assecondalo e recupera lentamente.
  • Usa un guadino grande per non rischiare di perdere il pesce all’ultimo momento.

Consiglio: Imposta la frizione del mulinello in modo che il pesce possa prendere filo, ma senza che scappi troppo lontano.

Quali sono le migliori esche per le orate più grandi?

Le orate di taglia preferiscono prede più corpose e resistenti:

  • Granchio intero (preferibilmente vivo).
  • Bibi di grandi dimensioni.
  • Gambero vivo.
  • Sardina intera o a tranci.
  • Cannolicchio con guscio.

Consiglio: Evita esche piccole o troppo morbide, che potrebbero attirare solo pesci di piccola taglia.

Momento ideale per la cattura di grandi esemplari

Le orate di grossa taglia sono più attive in specifici momenti della giornata:

  • Alba e tramonto – I momenti migliori, quando l’orata si muove per alimentarsi.
  • Notte – Perfetta nelle zone poco illuminate o nei porti, dove l’orata si sente più sicura.
  • Mare mosso o leggermente torbido – Le orate si sentono più protette e si alimentano con meno diffidenza.

Ma il momento migliore sono le ore più calde del giorno, quando le orate tendono a essere più attive.

Conclusioni e consigli finali per pescare le orate

La pesca all’orata è una sfida appassionante che richiede conoscenza, tecnica e attrezzatura adeguata. In questa guida abbiamo esplorato i punti fondamentali per migliorare le tue catture.

  • Dove e quando pescare l’orata → Le orate si trovano in spiagge, scogliere, porti e fondali rocciosi, con differenze stagionali nel loro comportamento. Alba, tramonto e notte sono i momenti migliori per pescarle.
  • Le migliori esche → Le orate prediligono granchi, bibi, gamberi vivi e sardine, con preferenze che variano in base alla stagione e alla tecnica di pesca.
  • Attrezzatura giusta per ogni tecnica → Surfcasting, bolentino, bolognese e traina richiedono canne, mulinelli e fili specifici per massimizzare l’efficacia della pesca.
  • Tecniche avanzate per migliorare la pesca → L’uso della pasturazione, la gestione della lenza e la precisione del lancio fanno la differenza nella cattura di esemplari di taglia.
  • Errori comuni da evitare → Attrezzatura errata, scelta sbagliata dell’esca e tecniche di ferrata inappropriate possono compromettere le catture.

Ora hai tutte le informazioni per affrontare una sessione di pesca all’orata con maggiore consapevolezza e successo!

Hai mai catturato un’orata da record? Condividi la tua esperienza nei commenti!