La pesca alla ricciola rappresenta una delle attività più affascinanti e impegnative per gli appassionati di pesca sportiva.

La ricciola (Seriola dumerili) è un pesce pelagico appartenente alla famiglia dei Carangidi, molto apprezzato per la sua forza e la capacità di opporre resistenza durante il combattimento.

Questo la rende una delle prede più ambite dai pescatori sportivi.

Diffusa in tutto il Mar Mediterraneo e nelle acque temperate dell’Atlantico, è solita frequentare zone ricche di corrente, secche rocciose e relitti sommersi.

Può raggiungere dimensioni considerevoli, superando talvolta i 50 kg di peso, e si caratterizza per una velocità di nuoto impressionante.

Per questo motivo, catturare la ricciola richiede esperienza, attrezzatura adeguata e conoscenze approfondite delle tecniche di pesca.

Nel corso di questa guida, esploreremo in dettaglio le strategie migliori per pescarla con successo, analizzando le tecniche più efficaci come la traina, lo spinning e il jigging.

Approfondiremo inoltre l’uso dell’attrezzatura specifica, gli spot più produttivi e i periodi dell’anno ideali.

Con le giuste informazioni e un po’ di pratica, anche i pescatori meno esperti potranno aumentare le proprie possibilità di successo.

Quando si pesca la ricciola?

La pesca alla ricciola è influenzata da diversi fattori stagionali e ambientali.

I periodi migliori per la cattura di questo predatore marino sono l’estate e l’autunno, quando l’acqua è più calda e il pesce è maggiormente attivo nella ricerca di cibo.

Durante questi mesi, le ricciole si avvicinano maggiormente alle coste, rendendo più semplice individuarle e insidiarle con diverse tecniche.

Anche le condizioni delle maree giocano un ruolo fondamentale nella cattura di questo carangide.

L’attività predatoria di questo pesce aumenta durante le fasi di alta marea e nelle maree montanti, quando il movimento dell’acqua stimola la presenza di pesce foraggio, attirando i grandi predatori.

Mesi migliori per la pesca della ricciola

  • Giugno
  • Luglio
  • Agosto
  • Settembre
  • Ottobre

Tecniche di Pesca alla Ricciola

La pesca alla ricciola si può praticare con diverse tecniche, ognuna delle quali offre vantaggi specifici a seconda dell’ambiente, della profondità e del comportamento della ricciola.

Le principali tecniche includono la traina, lo spinning e il jigging.

Ogni metodo richiede un’attrezzatura specifica, una strategia mirata e una buona conoscenza delle abitudini della ricciola.

La scelta della tecnica dipende da vari fattori, come il tipo di spot, la stagione e le condizioni meteo-marine.

Panoramica delle Tecniche

  • Traina: tecnica molto efficace che permette di coprire vaste aree marine alla ricerca della ricciola, utilizzando esche vive o artificiali trainate a diverse profondità.
  • Spinning: metodo attivo e dinamico che prevede il lancio e il recupero di esche artificiali per stimolare l’attacco del predatore.
  • Jigging: si pratica in verticale, utilizzando metal jig che imitano piccoli pesci in difficoltà.

Nei prossimi paragrafi, analizzeremo nel dettaglio ciascuna tecnica, con consigli su attrezzatura, strategie e periodi migliori per la cattura della ricciola.

Traina alla Ricciola

La traina alla ricciola è una delle tecniche più efficaci per catturare questo predatore marino.

Si pratica trainando esche vive o artificiali dietro un’imbarcazione in movimento, simulando il nuoto naturale delle prede.

Questa tecnica consente di esplorare ampie aree di mare, aumentando le possibilità di incontrare ricciole in caccia.

La velocità di traina varia generalmente tra i 2 e i 4 nodi, a seconda dell’esca utilizzata e della profondità alla quale si intende pescare.

Le zone migliori per la traina sono i fondali misti, le secche rocciose e le zone ricche di corrente, dove le ricciole si radunano per cacciare.

Un aspetto cruciale di questa tecnica è la gestione della ferrata, che deve essere ben calibrata per garantire un’ottima presa dell’amo senza strappare l’esca o il terminale.

Consigli per una traina efficace:

  • Mantenere una velocità costante e adeguata all’esca utilizzata.
  • Monitorare l’eco-scandaglio per individuare i branchi di pesce foraggio.
  • Evitare bruschi cambi di rotta che possano compromettere il nuoto naturale dell’esca.

Pesca a Spinning alla Ricciola

La pesca a spinning alla ricciola è una tecnica dinamica e coinvolgente che permette di insidiare questo predatore utilizzando esche artificiali.

Si pratica sia da terra, in prossimità di scogliere e porti, sia dalla barca, lanciando e recuperando esche che simulano il movimento di piccoli pesci feriti.

La chiave del successo nello spinning è variare il recupero, alternando accelerazioni e pause per stimolare l’attacco della ricciola.

Gli spot più produttivi includono relitti sommersi, secche e aree con forte presenza di pesce foraggio, dove la ricciola si raduna per cacciare.

Le condizioni ideali per questa tecnica si verificano nelle prime ore del mattino o al tramonto, momenti in cui la ricciola è più attiva nella caccia.

Consigli per uno spinning efficace:

  • Variare il recupero dell’esca per rendere il movimento più realistico.
  • Scegliere esche artificiali di dimensioni e colori adeguati alle condizioni di luce.
  • Individuare zone con forte presenza di pesce foraggio per aumentare le possibilità di cattura.

Vertical Jigging alla Ricciola

Il vertical jigging alla ricciola è una tecnica altamente efficace per insidiare questo predatore in profondità.

Si pratica con esche metalliche chiamate metal jig, che vengono fatte affondare fino al fondale e poi recuperate con movimenti verticali alternati.

Questa tecnica è particolarmente produttiva in zone con relitti, secche e fondali ricchi di corrente, dove la ricciola si raduna per cacciare.

La chiave per un jigging efficace è variare il ritmo di recupero e simulare il movimento di un pesce ferito, alternando scatti veloci e pause.

Le migliori profondità per il vertical jigging alla ricciola variano tra i 30 e i 100 metri, a seconda della posizione delle prede e delle condizioni marine.

Consigli per un jigging efficace:

  • Variare la velocità di recupero per adattarsi all’attività della ricciola.
  • Utilizzare metal jig di peso adeguato in base alla profondità e alla corrente.
  • Individuare zone con forte presenza di pesce foraggio per massimizzare le probabilità di cattura.

Dove si pesca la ricciola?

La ricciola è un pesce pelagico che predilige le acque costiere e le zone caratterizzate dalla presenza di strutture naturali o artificiali.

Si tratta di un predatore che ama cacciare nei pressi di fondali misti, scogliere sommerse e relitti, dove può trovare abbondante pesce foraggio.

Le migliori zone di pesca variano in base alla stagione e alla disponibilità di cibo, ma in generale, i pescatori possono ottenere ottimi risultati sia pescando da riva sia dalla barca.

Le scogliere sommerse e le secche sono particolarmente produttive poiché offrono rifugio ai piccoli pesci e attraggono le ricciole in caccia.

Anche i frangiflutti e le dighe foranee possono essere ottimi spot, soprattutto per le tecniche di pesca dalla terraferma.

Dalla barca, invece, la ricerca della ricciola avviene principalmente su fondali dai 20 ai 50 metri di profondità, vicino a relitti o secche con forte presenza di corrente.

Zone più produttive per la cattura della ricciola

  • Scogliere sommerse
  • Relitti e navi affondate
  • Secche e banchi sabbiosi
  • Frangiflutti e dighe foranee

Attrezzatura per la pesca alla Ricciola

L’attrezzatura per la pesca alla ricciola varia a seconda della tecnica utilizzata.

Ogni metodo richiede strumenti specifici per garantire il massimo rendimento e affrontare con successo il combattimento con questo potente predatore.

La scelta della canna da pesca, del mulinello e di tutto l’apparato risulta essere cruciale nella ricerca delle ricciole.

Traina

  • Canna da traina: robusta, lunghezza media tra 1,8 e 2,4 metri, azione progressiva per contrastare le fughe del pesce.
  • Mulinello da traina: a tamburo rotante con drag potente e capacità elevata per l’utilizzo di nylon o trecciato.
  • Filo consigliato: nylon o fluorocarbon tra 0,60 mm e 0,80 mm.
  • Esche: calamari, aguglie, sugherelli vivi e hard bait specifiche per la traina.
  • Accessori: piombo guardiano per mantenere l’esca a profondità desiderata, girelle e moschettoni rinforzati.

Spinning

  • Canna da spinning: lunga tra 2,4 e 3 metri, con azione rapida per lanci lunghi e precisione.
  • Mulinello a frizione anteriore: taglia tra 5000 e 8000 per una buona capacità di recupero.
  • Filo consigliato: trecciato da 40-60 lb con terminale in fluorocarbon.
  • Artificiali: stickbait, popper, metal jig e jerkbait.

Vertical Jigging

  • Canna da jigging: corta e robusta con azione parabolica.
  • Mulinello da jigging: a tamburo fisso o rotante con elevato rapporto di recupero.
  • Filo consigliato: trecciato 50-80 lb con terminale in fluorocarbon.
  • Esche per jigging: metal jig da 80-200g con assist hook.

Esche per la Ricciola

La scelta dell’esca è un fattore determinante per il successo nella cattura della ricciola.

A seconda della tecnica utilizzata, è possibile impiegare sia esche vive che artificiali, ognuna con caratteristiche specifiche per attrarre il predatore nel modo più efficace.

Esche Vive

Le esche vive sono tra le più utilizzate nella pesca alla ricciola dalla barca, in particolare nella traina col vivo.

Queste esche hanno il vantaggio di riprodurre movimenti naturali che attirano l’attenzione del predatore.

  • Calamaro – Tra le migliori esche, molto resistente e altamente attrattiva.
  • Aguglia – Particolarmente efficace nella traina, grazie ai suoi movimenti frenetici.
  • Sugherello e occhiata – Facili da reperire e resistenti, ideali in diverse condizioni.
  • Sgombi o Tunnidi – Perfetti per le montature con boa galleggiante.
  • Lampughe – Utilizzate soprattutto per insidiare ricciole di grosse dimensioni.

Esche Artificiali

Le esche artificiali offrono una grande versatilità e possono essere utilizzate per tecniche come lo spinning e il jigging.

  • Stickbait – Perfetto per la pesca in superficie, imita il nuoto di un pesce ferito.
  • Esche Siliconiche – Imitazioni di cefalopodi o pesci che possono attirare l’attenzione.
  • Metal Jig – Utilizzato per il vertical jigging, efficace su fondali profondi.
  • Jerkbait – Ottimo per traina leggera e spinning, simula un pesce in difficoltà.

La scelta tra esche vive o artificiali dipende dalle condizioni di pesca, dalla profondità dell’acqua e dal comportamento della ricciola nel momento della cattura.

Le esche giocano un ruolo fondamentale nella pesca alla ricciola.

3 Consigli Pratici per la cattura della Ricciola

Per aumentare le probabilità di catturare una ricciola, è fondamentale adottare strategie avanzate e seguire alcuni consigli pratici.

Questo predatore è astuto e potente, quindi una preparazione accurata e un’ottima gestione della fase di combattimento sono elementi essenziali per il successo della battuta di pesca.

1. Regolazione della Frizione e Gestione del Drag

Una regolazione corretta della frizione del mulinello è indispensabile per evitare rotture del filo e perdere la preda durante il combattimento.

  • Settare la frizione impostando il drag in kg al 25-30% della resistenza massima del filo utilizzato.
  • Controllare periodicamente per garantire un funzionamento fluido.
  • Durante il combattimento, regolarla per adattarsi alle fughe della ricciola e ridurre il rischio di slamate.

2. Tecniche di Recupero e Ferrata

Una ferrata decisa è necessaria per assicurare una buona presa dell’amo, specialmente quando si utilizzano ami circle hook o assist hook.

  • Effettuare una ferrata progressiva senza strattoni improvvisi per evitare la rottura del terminale.
  • Mantenere una tensione costante sul filo per impedire che la ricciola possa liberarsi.
  • Alternare fasi di recupero veloce e rallentamenti per gestire le fughe della preda.
  • Evitare che la ricciola punti verso il fondo e strusci sulle pietre.

3. Come Rilasciare una Ricciola in Modo Sicuro

Se si decide di praticare il catch & release, è importante ridurre lo stress del pesce e massimizzare le possibilità di sopravvivenza.

  • Evitare di tenere fuori dall’acqua il pesce per un tempo prolungato.
  • Maneggiare la ricciola con mani bagnate o guanti adatti per non danneggiare il muco protettivo.
  • Utilizzare pinze per slamare rapidamente l’amo senza arrecare traumi alla bocca del pesce.
  • Ossigenare il pesce prima del rilascio, muovendolo dolcemente in acqua per facilitare la ripresa.

Seguendo queste strategie avanzate, sarà possibile migliorare le proprie abilità di pesca alla ricciola, aumentando le possibilità di successo e rispettando l’ambiente marino.

Conclusioni sulla pesca alle ricciole

La pesca alla ricciola è una disciplina affascinante che unisce tecnica, strategia e passione.
Scegliere il periodo giusto, individuare le zone migliori e adottare la tecnica adeguata sono elementi chiave per il successo.

L’attrezzatura giusta, dalle canne ai mulinelli, fino alle esche più efficaci, può fare la differenza tra un’uscita di pesca produttiva e un’esperienza frustrante.

Seguendo le strategie avanzate e i consigli pratici, ogni pescatore può migliorare le proprie abilità e affrontare al meglio questa sfida entusiasmante.

Conoscere e rispettare il comportamento della ricciola, adottare pratiche di pesca sostenibile e, quando possibile, praticare il catch & release contribuiranno alla conservazione di questa specie, garantendo che le future generazioni possano continuare a vivere la stessa emozione.