La pesca alla cernia è una delle attività più emozionanti per gli amanti della pesca sportiva.
Questo potente pesce, noto per la sua forza e la sua capacità di mimetizzarsi tra le zone rocciose, rappresenta una sfida per i pescatori di ogni livello.
Che si tratti di una battuta di pesca dalla barca o di un’avventura tra le coste del Mediterraneo, catturarla richiede tecnica, pazienza e la giusta preparazione.
La cernia è un pesce territoriale, che predilige fondali di posidonia, relitti e scogli sommersi che offrono rifugi naturali.
La loro abitudine di rifugiarsi in anfratti profondi le rende difficili da individuare e ancora più complesse da catturare.
Tuttavia, con una buona conoscenza del loro comportamento e con le strategie giuste, è possibile insidiarle con successo.
In questa guida completa, esploreremo i migliori periodi per catturare questo favoloso pesce di fondale, le attrezzature essenziali e le tecniche più efficaci per aumentarne le probabilità di cattura.
Inoltre, analizzeremo le esche più performanti e forniremo consigli utili per rispettare le normative sulla pesca sostenibile.
Se sei un pescatore sportivo o semplicemente un appassionato in cerca di nuove sfide, continua a leggere per scoprire tutto quello che c’è da sapere.
Indice dei contenuti
- Caratteristiche e differenze tra Cernie
- Tecniche di Pesca alla Cernia
- Attrezzatura per la Pesca alla Cernia
- Esche e Strategie di Innesco
- Periodi di pesca alla Cernia
- Dove Pescare la Cernia
- Conclusione
Caratteristiche e differenze tra Cernie
Le cernie sono tra i predatori più iconici e ambiti del Mar Mediterraneo e dell’Atlantico orientale.
Appartenenti alla famiglia dei Serranidae, si distinguono per la loro forza, la longevità (possono vivere oltre 50 anni) e per un comportamento fortemente territoriale.
Predatori solitari, si nutrono di pesci, molluschi e crostacei, sfruttando il loro potente mimetismo per sorprendere le prede.
Tutte le cernie sono inoltre protogine ermafrodite: nascono femmine e alcuni esemplari diventano maschi con la maturità.
Tra le specie più diffuse e oggetto di pesca troviamo la cernia bruna e la cernia bianca, con caratteristiche e habitat differenti:
Cernia bruna (Epinephelus marginatus)
- Habitat: fondali rocciosi, anfratti, grotte sommerse, relitti; profondità tra 5 e 100 metri.
- Comportamento: altamente territoriale e sedentaria, legata a una tana specifica.
- Morfologia: corpo massiccio, livrea marmorizzata bruno-gialla che favorisce il mimetismo tra le rocce.
- Alimentazione: pesci, cefalopodi, crostacei.
Cernia bianca (Epinephelus aeneus)
- Habitat: fondi mobili e misti, praterie di Posidonia; profondità tra 20 e 200 metri.
- Comportamento: più mobile rispetto alla bruna, meno legata a un singolo rifugio.
- Morfologia: corpo più allungato, fasce chiare e scure (più vivide nei giovani), adulti talvolta monocromatici.
- Alimentazione: pesci, molluschi, crostacei.
Conoscere queste differenze è essenziale per scegliere le giuste tecniche di pesca e individuare le zone più adatte alla ricerca di ciascuna specie.
Mentre per la cernia bruna sono più efficaci tecniche come il bolentino di profondità e la traina di fondo su scogliere e relitti, per la cernia bianca si ottengono ottimi risultati anche pescando su fondi più sabbiosi o misti, in prossimità delle praterie di Posidonia.
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Tecniche di Pesca alla Cernia
Come si pesca la cernia?
Esistono diverse tecniche per insidiarla, ognuna adatta a specifiche condizioni.
Scegliere la giusta tecnica dipende da fattori come la profondità, il tipo di fondale e l’esperienza del pescatore.
Bolentino
La pesca alla cernia a bolentino rappresenta una delle tecniche più efficaci, praticata dalla barca con esche naturali o vive a diverse profondità.
Generalmente viene praticato a scarroccio o con l’ausilio di un motore elettrico di prua che aiuta a tenere l’imbarcazione in prossimità della zona di pesca.
Quando utilizzarlo:
- Ideale per fondali rocciosi e relitti
- Efficace tutto l’anno, soprattutto in profondità tra i 30 fino ad arrivare oltre i 100 metri (bolentino di profondità alla ricerca di cernie canine)
Traina di Fondo
La traina di fondo consiste nell’innescare e trascinare un’esca naturale (viva o morta) oppure artificiale in prossimità del fondo con una barca in movimento ad una velocità costante.
La velocità di traina viene stabilità in funzione della tipologia di esca che viene utilizzata e della profondità di pesca (soprattutto per quanto riguarda la traina con gli artificiali)
Geralmente, la traina con i cefalopodi (vivi o morti) viene praticata a velocità costanti che oscillano tra gli 0.8 e 1.3 nodi.
La traina con il pesce vivo come sughero, sgombro, alaccia può essere praticata a velocità più elevate che variano tra 1 e 2 nodi.
Il trucco sta nel gestire correttamente la velocità dell’imbarcazione e passare in prossimità di secche, scogli o banchi di posidonia.
Per quanto riguarda la traina con artificiale alla cernia, viene praticata con l’ausilio di strumenti per affondare l’esca come piombi per la spezzata, monel o trecciato piombato.
La velocità di traina oscilla tra i 3 e i 4.5 nodi.
Quando utilizzarlo:
- Perfetta per insidiare cernie di grandi dimensioni
- Maggiore efficacia in primavera e autunno, quando i pesci sono più attivi
Shore Jigging
Lo shore jigging è una delle poche tecniche di pesca che consentono la cattura della cernia da terra.
Prevalentemente praticato su scogliere che hanno un ottima profondità, consente di catturare in maniera sporadica e non, cernie di discrete dimensioni.
Quando utilizzarlo:
- Più efficace in acque costiere con fondali misti
- Ideale per le scogliere alte con acqua profonda.
Pesca a Vertical Jigging
Il vertical jigging è una tecnica moderna che prevede il recupero verticale di un’esca artificiale per stimolare l’attacco del pesce.
Quando utilizzarlo:
- Adatto alla pesca in profondità oltre i 50 metri
- Ideale per i pesci più grossi nei mesi estivi e autunnali
Ogni tecnica ha i suoi punti di forza e può essere scelta in base alle condizioni ambientali, all’esperienza del pescatore e alla disponibilità di attrezzatura specifica.
Attrezzatura per la Pesca alla Cernia
Per affrontare questo potente pesce con successo, è fondamentale scegliere un’attrezzatura adeguata.
Questo pesce è noto per la sua forza e resistenza durante il combattimento, quindi è necessario utilizzare strumenti robusti e affidabili.
Canne e Mulinelli
La scelta della canna e del mulinello dipende dalla tecnica utilizzata:
Bolentino:
- Canna da 2,10 – 3 metri con azione pesante o in alternativa canna da traina
- Mulinello elettrico o rotante con capacità di almeno 300 metri di trecciato
- Trecciato PE 2.5 – 4 con terminale in fluorocarbon 0.60 – 0.80 mm
Traina di fondo:
- Canna da traina 12-20 lb
- Mulinello rotante con frizione potente
- Filo trecciato in bobina PE 2.5 – 4
- Filo per lenza 0.50 – 0.70
- Piombo guardiano (il peso del piombo dipende dalle condizioni di pesca)
Shore Jigging:
- Canna da Shore con azione 50 – 100 g
- Mulinello taglia 5000 – 8000 con trecciato da 50 lb
- Artificiali siliconici da 30 – 100 g
Slow Pitch – Vertical jigging:
- Canna da Vertical o Slow Pitch con potenza 5 o 6 ( 250 – 400 gr )
- Mulinello taglia 5000 – 8000 con trecciato da 50 lb
- Artificiali siliconici da 60 – 300 gr
- Metal Jig da 60 a 200 grammi
Fili e Terminali
Il terminale è uno degli elementi più importanti per questo potente pesce:
- Fluorocarbon: Essenziale per la sua resistenza all’abrasione contro le rocce. Si consiglia una misura tra 0.60 e 1 mm.
- Trecciato: Ideale per la cernia, poiché offre maggiore resistenza in termini di lb.
- Preterminale: in nylon ideale per la traina o per la realizzazione del trave per il bolentino
Piombi e Accessori
Per mantenere l’esca a stretto contatto con il fondo, è necessario l’uso di piombi adeguati:
- Piombo guardiano: Ideale per velocità lente con esca viva o morta
- Zoka ball o bait diver: Utilizzati nella tecnica della palluccella o nello slow trolling per mantenere stabile l’esca in prossimità del fondo tipo JLC Nautilus
Un ecoscandaglio può essere un accessorio fondamentale per individuare i punti migliori dove stazionano le cernie, soprattutto nelle aree profonde.
Esche e Accessori Complementari
A seconda della tecnica, si possono utilizzare diverse esche:
- Esche Vive: Cefalopodi, Sugheri, Sgombri, Alletterati
- Esche artificiali: Jig metallici, soft bait
Una corretta combinazione di attrezzatura e accessori migliorerà le possibilità di cattura, rendendo la battuta più efficace e produttiva.
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Esche e Strategie di Innesco
Qual è la miglior esca per la cernia?
La scelta dell’esca giusta è fondamentale per catturarla.
Questo predatore si nutre principalmente di pesci, cefalopodi e molluschi, quindi è essenziale utilizzare esche che simulino il suo cibo abituale.
Esche Naturali
Le esche naturali sono le più efficaci, poiché attirano il pesce grazie al loro odore e movimento realistico.
Polpo, Calamaro e Seppia
- Considerati tra i migliori.
- Si possono utilizzare interi o a pezzi, montati su ami robusti.
- Il polpo fresco è particolarmente efficace per stimolare l’istinto predatorio.
Sugarello e Aguglia viva
- Perfetti per velocità medio-basse.
- Devono essere innescati in modo da mantenere un nuoto naturale.
Esche Artificiali
Anche gli artificiali possono dare buoni risultati, specialmente con tecniche moderne come lo shore jigging o il vertical jigging.
Jig metallici (100-250 g)
- Utilizzati nel jigging per insidiare pesci a profondità elevate.
- Devono essere recuperati con movimenti alternati per simulare un pesce ferito.
Soft bait (siliconici)
- Morbide, imitano cefalopodi o pesci.
- Possono essere montate su teste piombate per raggiungere il fondo.
Montature e inneschi pesca alla Cernia
Per massimizzare l’efficacia, è importante innescarle correttamente:
- Innesco del polpo intero: Si aggancia l’amo vicino alla testa per permettere un movimento naturale.
- Innesco del pesce vivo: Deve essere fissato attraverso il dorso o le labbra per mantenere il nuoto attivo.
Utilizzare l’esca giusta e presentarla in modo naturale può fare la differenza tra un’uscita di pesca di successo e una senza catture.
Periodi di pesca alla Cernia
Quando è il miglior periodo per la pesca della cernia?
La pesca è praticabile tutto l’anno, ma ci sono periodi in cui le probabilità di cattura aumentano notevolmente.
La scelta del momento giusto dipende da fattori come la temperatura dell’acqua, il comportamento stagionale della specie e la tecnica utilizzata.
Stagionalità
Le cernie sono più attive nei mesi caldi e tendono a spostarsi a diverse profondità in base alla stagione:
Primavera (aprile – giugno)
- Iniziano ad avvicinarsi a fondali meno profondi.
- Maggiore attività predatoria, rendendo efficaci tecniche come il bolentino leggero e la traina di fondo.
Estate (luglio – settembre)
- Periodo ideale per la pesca, grazie all’abbondanza di cibo e al metabolismo accelerato del pesce.
- Le tecniche più efficaci sono il vertical jigging, il bolentino di profondità e la traina con esche vive.
Autunno (ottobre – novembre)
- Iniziano a spostarsi verso acque più profonde per prepararsi all’inverno.
- È ancora possibile catturarle con tecniche come il bolentino pesante e il jigging lento.
Inverno (dicembre – marzo)
- Le cernie si rifugiano in profondità maggiori, riducendo la loro attività.
- La pesca diventa più impegnativa, ma con l’attrezzatura adeguata e l’uso delle giuste accortezze si possono ancora ottenere buoni risultati.
Influenza della Temperatura dell’Acqua
La temperatura gioca un ruolo fondamentale nel comportamento di questo pesce:
- Temperature tra 18°C e 25°C favoriscono un’attività intensa.
- Al di sotto dei 15°C, le cernie diventano meno attive e più difficili da insidiare.
- Durante le ondate di caldo estivo, possono spostarsi a profondità maggiori per trovare temperature più confortevoli.
Migliori Orari per la Pesca
Oltre alla stagionalità, anche l’orario della giornata influisce sulla cattura:
- Mattino presto (dall’alba fino a metà mattina): Momento ideale, poiché i predatori sono più attivi nella caccia.
- Tardo pomeriggio fino al tramonto: Le cernie tornano in movimento dopo le ore più calde della giornata.
Conoscere il periodo giusto per la pesca aiuta a massimizzare le probabilità di successo, scegliendo la strategia più adatta alla stagione e alle condizioni del mare.
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Dove Pescare la Cernia
Quali sono le migliori zone di pesca della cernia?
La cernia è un predatore marino molto diffuso nei mari italiani, ma per catturarla con successo è fondamentale conoscere dove cercarla e quali ambienti preferisce. Due delle specie più comuni nelle acque italiane sono la cernia bruna (*Epinephelus marginatus*) e la cernia bianca (*Epinephelus aeneus*), ognuna con caratteristiche e habitat specifici.
Habitat della Cernia Bruna e Bianca
Cernia Bruna (*Epinephelus marginatus*)
- Vive prevalentemente nei fondali rocciosi, tra anfratti e grotte sottomarine.
- Predilige profondità comprese tra 10 e 100 metri, ma esemplari più grandi si possono trovare anche oltre i 150 metri.
- Ama le scogliere sommerse, dove trova riparo e abbondanza di prede.
- È una specie territoriale e solitaria, spesso stazionaria in determinate zone per anni.
Cernia Bianca (*Epinephelus aeneus*)
- Frequenta zone più aperte rispetto alla bruna, preferendo fondali misti sabbiosi e fangosi, spesso vicino a praterie di Posidonia.
- Si trova a profondità variabili, da 20 a 200 metri, con una maggiore concentrazione oltre i 50 metri.
- A differenza della bruna, è più mobile e può spostarsi alla ricerca di cibo in ampie aree di fondale.
- È meno frequente nel Mediterraneo rispetto alla bruna, ma ancora presente in specifiche aree del Tirreno e dello Ionio.
Profondità Ideali per la Pesca alla Cernia
A seconda della specie e della tecnica utilizzata, le cernie si trovano a diverse profondità:
10-30 metri:
- Cernie che possono essere pescate con spinning pesante o bolentino leggero.
30-60 metri:
- Profondità tipica per la pesca con traina da fondo e bolentino pesante.
- Zone ricche di scogli sommersi e piccole grotte.
Oltre 60 metri:
- Profondità frequentate dalle cernie più grandi, soprattutto la cernia bianca.
- Necessario l’uso di ecoscandagli per identificare il fondo e la presenza dei pesci.
- Tecniche ideali: bolentino di profondità e vertical jigging.
Conclusione
La pesca alla cernia è un’attività affascinante e impegnativa, che richiede conoscenza, tecnica e rispetto per l’ambiente marino.
Grazie a questa guida, hai ora una panoramica completa su dove, come e quando pescarla, oltre alle attrezzature e alle esche migliori per massimizzare il successo delle tue battute di pesca.
Abbiamo visto come la cernia bruna prediliga aree rocciose e grotte sottomarine, mentre la cernia bianca preferisca fondi misti e sabbiosi.
Scegliere il giusto habitat e il periodo più adatto è fondamentale per ottimizzare le catture.
Le tecniche più efficaci, come il bolentino di profondità, la traina di fondo e il vertical jigging, permettono di insidiare esemplari di taglia anche considerevole.
L’uso di esche come polpo, calamaro e sugarello vivo aumenta le probabilità di successo.
Tuttavia, la pesca alla cernia non deve essere solo una sfida sportiva, ma anche un’attività responsabile e sostenibile.
È fondamentale rispettare i limiti di cattura, rilasciare gli esemplari sotto misura e adottare pratiche che preservino questa specie per il futuro.
Se sei un appassionato di pesca e cerchi una preda emozionante, la cernia rappresenta una delle catture più prestigiose.
Preparati con la giusta attenzione, studia l’ambiente e immergiti in questa straordinaria avventura nel rispetto del mare e della sua biodiversità.