Il Bigattino: L’esca più popolare e apprezzata dai pescatori
Il bigattino, o larva di mosca carnaria, è un’esca viva molto popolare tra i pescatori, sia in acqua dolce che in mare. È apprezzato per la sua efficacia, il basso costo e la sua lunga durata. Tuttavia, è anche un’esca controversa, con alcune persone che nutrono dubbi sulla sua sicurezza e sul suo impatto ambientale.
In questo articolo, cercheremo di approfondire tutto ciò che c’è da sapere sul bigattino, includendo:
- Cos’è il bigattino e come viene prodotto
- Perché è un’esca efficace
- Come conservarlo correttamente
- Come utilizzarlo come esca
- Le normative relative all’utilizzo
- La sicurezza e l’impatto ambientale
- Alternative al bigattino
1. Cos’è il bigattino e come viene prodotto
Il bigattino è la larva della mosca carnaria (Sarcophaga carnaria). È di colore bianco e misura alcuni millimetri di lunghezza. Durante il suo ciclo vitale si nutre di carne in putrefazione. La produzione di bigattini avviene in allevamenti specializzati, dove vengono seguite rigorose norme igieniche per garantire la sicurezza del prodotto.
2. Perché è un’esca efficace
Il bigattino è un’esca efficace per diverse ragioni:
- È molto mobile e attira l’attenzione dei pesci.
- Ha un odore forte che i pesci trovano irresistibile.
- È morbido e facile da digerire per i pesci.
- È relativamente economico rispetto ad altre esche vive.
3. Come conservarlo correttamente
Per conservare correttamente il bigattino, è importante seguire alcuni consigli:
- Conservarlo in frigorifero a una temperatura tra 0 e 4 gradi Celsius.
- Mantenere il bigattino asciutto utilizzando un substrato di crusca o farina di riso.
- Aerare il contenitore del bigattino regolarmente per evitare la formazione di muffa.
- Utilizzarlo entro pochi giorni dall’acquisto.
4. Come utilizzarlo come esca
Il bigattino può essere utilizzato come esca in diversi modi:
- Innescato su un amo.
- Mescolato con pastura.
- Sparso sul fondo dell’acqua.
Il modo migliore per utilizzare il questa esca dipende dal tipo di pesce che si vuole catturare e dalle condizioni di pesca.
5. Le normative relative all’utilizzo
L’utilizzo del bigattino può essere soggetto a restrizioni in alcune zone. È importante informarsi sulle normative locali prima di andare a pescare.
6. La sicurezza e l’impatto ambientale
Il bigattino è generalmente considerato un’esca sicura. Tuttavia, è importante maneggiarlo con cura ed evitare il contatto con gli occhi e la bocca.
L’impatto ambientale è un tema dibattuto. Alcune persone sostengono che il questo verme possa essere dannoso per l’ambiente se non utilizzato correttamente. Altri sostengono che il suo impatto sia minimo.
7. Alternative al bigattino
Esistono diverse alternative al verme di mosca carnaria, tra cui:
- Vermi: i vermi sono un’altra esca viva molto popolare tra i pescatori. Sono disponibili in diverse varietà e possono essere utilizzati per catturare un’ampia gamma di pesci. Tra i più popolari per la pesca in mare troviamo: Americano, Coreano, Arenicola, Rimini, Cordella, Bibi, Tremolina e Muriddu. Per quanto riguarda i vermi più popolari per la pesca in acqua dolce: Camola, Lombrico.
- Insetti artificiali: gli insetti artificiali sono un’opzione valida per i pescatori che non vogliono utilizzare esche vive. Sono disponibili in diverse forme e dimensioni e possono essere molto efficaci per catturare alcuni tipi di pesci.
- Esche vegetali: le esche vegetali, come il mais e il pane, possono essere utilizzate per catturare alcuni tipi di pesci, in particolare i pesci da fondo.
Conclusione
Il bigattino è un’esca efficace e versatile che può essere utilizzata per catturare un’ampia gamma di pesci. Tuttavia, è importante utilizzarlo in modo responsabile e informarsi sulle normative locali. Esistono diverse alternative al questo verme che possono essere utilizzate dai pescatori che non vogliono utilizzare esche vive.
Spero che questo articolo ti sia stato utile!