La pesca al dentice è un’esperienza avvincente per gli appassionati di pesca sportiva, sia per la sfida che rappresenta catturare questo predatore della famiglia degli sparidi, sia per il gusto eccellente della sua carne.
In questa guida scoprirai le tecniche più efficaci per il dentice, con particolare attenzione alle tecniche da terra e alle tecniche da imbarcazione.
Parleremo delle esche più adatte, sia vive (come calamari e seppie) sia artificiali, analizzando vantaggi e svantaggi di ciascuna per ottimizzare ogni battuta.
Con suggerimenti pratici su prodotti e periodi ideali per la pesca al dentice, questa guida offre tutto il necessario per migliorare ogni uscita in mare!
Tecniche di Pesca al dentice
Nella pesca al dentice, esistono diverse tecniche che possono aumentare significativamente le probabilità di divertimento.
Le principali sono la traina, la pesca sul fondo con piombi o zoka ball, il vertical-jigging e lo spinning, ognuna con le proprie peculiarità e strategie che si adattano a diverse condizioni e preferenze personali.
Traina al dentice
La traina col vivo è una delle tecniche più utilizzate per insidiare questo predatore nei pressi del fondale.
L’azione consiste nel ” trainare ” cefalopodi o pesci foraggio dietro una barca in movimento, alla velocità compresa tra 0.8 e 2.5 nodi, pescando in prossimità del fondo, vicino a secche, fondali sabbiosi o praterie di posidonia, che sono habitat naturali di questo pesce.
Per una traina efficace, è importante l’attrezzatura adeguata:
- Canna da traina: per questa tecnica serve una canna di potenza compresa tra 8-20 lb, lunga circa 2 metri, per gestire la resistenza del dentice. L’anellatura può essere in linea o acid per supportare la profondità.
- Mulinello e filo: un mulinello da traina con capienza di almeno 300 metri di filo trecciato (0,23-0,30 di diametro, PE2/PE3). Questo pesce, infatti, è combattivo e richiede attrezzature resistenti a lungo termine.
- Montatura: una montatura con pre-terminale in nylon di 7 metri unito a un terminale in fluorocarbon da 2 metri è ottimale. Varie configurazioni sono possibili per adattarsi al fondale e alla profondità.
- Piombo guardiano: fondamentale per far scendere la montatura nella zona del dentice, predatore che attacca a diverse profondità.
Questa tecnica richiede pazienza e una buona conoscenza, che unita alla giusta velocità di traina, può trasformare ogni uscita in un’esperienza emozionante.
Le canne da traina consigliate
I mulinelli da traina consigliati
Bolentino
Il bolentino è una tecnica versatile e molto apprezzata per la cattura del dentice dalla barca, ideale per raggiungere le profondità dove il dentice predilige cacciare.
Questa tecnica prevede di calare una montatura grazie all’ausilio di un piombo.
- Canna: è ideale una canna corta e robusta (tra 1,80 e 2,10 metri) per mantenere controllo e sensibilità durante la calata e la risalita. Una canna di questo tipo è utile per contrastare anche dentex di peso considerevole e rispondere al loro attacco in profondità.
- Mulinello: è consigliabile un mulo di dimensioni medie, che permetta di utilizzare lenze robuste e di adeguata lunghezza, ideale per profondità variabili. Per affrontare il peso del dentice, la capacità del mulinello dovrebbe essere intorno ai 200-300 metri di filo.
- Montatura: si raccomanda una lenza in nylon o fluorocarbon (almeno 0,30 mm) per la sua invisibilità in acqua.
- Piombi pesanti permettono di mantenere la montatura in prossimità del fondo, mentre ami circle sono preferiti per garantire una buona presa durante la ferrata del pesce.
Questa tecnica si adatta a diverse situazioni e habitat, particolarmente efficace in profondità
Vertical Jigging
Il vertical jigging è una tecnica che sta guadagnando sempre più popolarità tra gli appassionati.
Per la tecnica del vertical-jigging, la scelta dell’attrezzatura è fondamentale per massimizzare le possibilità di vittoria.
Le canne da jigging sono tipicamente rigide e leggere, lunghe tra 1.80 e 2.40 metri, progettate per gestire movimenti rapidi e forti sollecitazioni.
Un mulo a bobina rotante, con una capacità di almeno 300 metri di filo trecciato, è necessario per resistere a battaglie con dentoni di grandi dimensioni.
I jig possono variare in peso e forma, ma quelli tra 60 e 150 grammi sono spesso i più efficaci. Non dimenticate di utilizzare ami da jigging e un filo di alta qualità per garantire una buona presa e resistenza.
Lo slowjigging è particolarmente efficace in profondità elevate e durante le ore di maggiore attività dei pesci, offrendo un’esperienza di pesca dinamica e coinvolgente.
I mulinelli specifici il vertical jigging, slow pitch e zoka ball
Le canne specifiche per lo Slow Pitch
Vertical Ball
La Vertical Ball, Zoka ball o Palluccella è una tecnica avanzata, adatta a chi desidera prendere i dentex su fondi misti di sabbia e roccia.
Questa modalità richiede una specifica attrezzatura e un set-up accurato per garantire che la montatura, in genere cefalopodi, resti il più naturale possibile e attiri l’attenzione dei pesci predatori.
Il metodo si basa su una discesa verticale dell’esca, favorita da un attrezzo simile a una sfera, che conferisce un movimento oscillante vicino al fondo marino.
Un kit di base per il Vertical Ball comprende:
- Canna da vertical o traina che migliora il controllo della filo e consente una maggiore precisione nella profondità di pesca.
- Mulinello a bobina fissa o rotante di generose dimensioni per avere potenza durante il combattimento
- Filo sottile per facilitare una presentazione naturale e ridurre la possibilità che i pesci vengano insospettiti.
- Ami resistenti di grandezza media (ottimi quelli per traina col vivo) garantendo un’ottima penetrazione e riducendo il rischio che il pesce si liberi.
- Terminali ad alta resistenza per sostenere le sollecitazioni di pesci di taglia più grande.
- Strumenti di assemblaggio (come pinze) per un montaggio rapido e sicuro dell’intero set-up.
La tecnica richiede pazienza e una comprensione dei movimenti di marea per migliorare i risultati, specie durante i picchi di alta e bassa marea, dove il comportamento dei predatori risulta più attivo.
Spinning al dentice
Lo spinning al dentice è una delle tecniche più entusiasmanti per i pescatori che praticano cercano questo predatore, poiché richiede abilità, velocità e una buona comprensione del comportamento di questo predatore.
Questa tecnica si basa sull’utilizzo di esche artificiali, come minnow, jig e soft baits, che simulano il movimento di piccoli pesci, inducendo il dentice a compiere attacchi fulminei.
La precisione nel lancio è fondamentale, poiché bisogna mirare alle zone in prossimità di fondali rocciosi, scogliere e altre strutture subacquee dove il dentice ama nascondersi in agguato.
Il recupero deve essere rapido e irregolare, creando un movimento frenetico che attira l’attenzione del predatore.
A seconda delle condizioni del mare e della profondità, si possono adottare diversi tipi di recupero: lento vicino al fondo, oppure più veloce in superficie.
Attrezzature robuste e di qualità sono essenziali, poiché il dentice è un combattente forte e può opporre una grande resistenza una volta allamato.
Una canna di lunghezza media, un mulo potente e un filo resistente (come fluoro carbon) permettono di gestire meglio i movimenti del pesce.
Per ottenere il massimo da questa tecnica, è importante studiare i comportamenti del dentice, le condizioni marine e sperimentare con diverse esche e modalità di recupero.
Esche per il Dentice
Scegliere l’esca giusta è fondamentale per aumentare le possibilità di catturare il dentice. Questo pesce predatore ha un’alimentazione variegata e risponde in modo diverso a diverse tipologie prede.
Esche Vive
Le esche vive sono tra le più efficaci nella cattura del dentice dalla barca. Tra le più utilizzate ci sono i cefalopodi, i sugheri, gli sgombri, le alacce e le aguglie.
I calamari sono particolarmente apprezzati per la loro resistenza e il loro movimento in acqua, che attira i pesci.
Le seppie, d’altro canto, sono facili da reperire e possono essere utilizzate sia vive che morte, mantenendo sempre una buona efficacia.
Infine, le aguglie, sebbene meno comuni, possono rappresentare un’ottima scelta poiché questi predatori si nutrono frequentemente di pesce foraggio.
Per ottenere il massimo è importante utilizzare un innesco che ne preservi la vitalità e il movimento naturale.
L’innesco corretto permette alla preda di nuotare liberamente, aumentando l’attrattiva per il pesce.
Esche Artificiali
Le esche artificiali sono un’altra opzione valida per il dentice.
Tra i modelli più efficaci ci sono i minnow, long jerk, gomme e metal jig per quanto riguarda lo shorejigging e lo spinning.
Per le tecniche artificiali dalla barca vengono utilizzati oltre ai jig da slow, anche siliconici con teste piombate pesanti che imitano cefalopodi o pesci.
I minnow, con il loro movimento sinuoso, imitano il comportamento del pesce foraggio, attirando così i pesci.
Gli inchiku, d’altro canto, sono jig specifici progettati per imitare un pesce morente, risultando particolarmente attraenti durante le fasi di caccia del dentice.
Questi artificiali possono essere utilizzate specialmente quando le condizioni di non permettono di reperire esche fresche.
Scelta dell’Esca in Base alla Stagione
Quando si sceglie l’esca bisogna tenere conto delle variazioni stagionali.
In primavera, ad esempio, i dentex tendono a nutrirsi di pesci foraggio, come calamari e aguglie sono ideali.
Durante l’estate, la temperatura dell’acqua e la disponibilità di cibo possono influenzare la scelta della preda da scegliere.
In questo periodo, utilizzare esche più pesanti o artificiali può rivelarsi efficace.
In autunno, quando i dentici sono più attivi e affamati, si consiglia di combinare naturali con artificiali per massimizzare le probabilità di cattura.
Infine, durante l’inverno, si possono utilizzare esche morte come i cefalopodi, che possono attrarre predatori in cerca di nutrienti in profondità.
Essere in grado di adattare le proprie scelte di esca alle diverse stagioni è cruciale per successo.
Periodi per la Pesca del dentice
La pesca del dentice è influenzata da vari fattori, tra cui le stagioni, le maree e le fasi lunari. Conoscere i periodi ottimali è fondamentale per massimizzare le possibilità di successo.
Stagioni
La stagione gioca un ruolo cruciale nel comportamento alimentare dei dentoni.
- Primavera, iniziano a nutrirsi attivamente dopo il periodo invernale per iniziare la riproduzione. Questo è un momento ideale per la pesca, poiché i pesci sono più affamati e tendono a risalire verso acque più calde.
- Estate, la temperatura dell’acqua aumenta, e i dentex possono trovarsi in profondità, quindi la pesca diventa più impegnativa. Durante questa stagione, l’uso di esche come calamari e pesci foraggio è altamente raccomandato.
- Autunno, i dentoni sono molto attivi per accumulare riserve prima dell’inverno, rendendo questo periodo eccellente per la pesca. Infine, l’inverno porta a una certa inattività dei pesci, che tendono a restare a profondità maggiori, ma con le giuste tecniche e attrezzature, è ancora possibile catturarli.
Maree e Fasi Lunari
Anche le maree e le fasi lunari influenzano il comportamento dei dentici.
I pescatori esperti suggeriscono di pescare durante il cambio di marea, quando l’acqua si muove e porta con sé nutrienti, attirando i pesci verso le aree di pesca.
Le fasi lunari, in particolare la luna piena e la luna nuova, sono anch’esse cruciali. Durante queste fasi, l’attività dei dentici tende ad aumentare, poiché il movimento delle maree è più pronunciato.
Alcuni pescatori preferiscono le notti di luna piena per le loro sessioni di pesca, poiché l’illuminazione naturale può aiutare a localizzare i dentici.
Aree di Pesca Ideali
I dentici preferiscono i fondali rocciosi e le strutture sottomarine, dove possono nascondersi e cercare prede.
Questi pesci si trovano spesso in prossimità di secche, relitti e altre strutture che offrono riparo e cibo.
Le formazioni di posidonia e gli scogliere sono altri habitat ideali per il dentice, poiché forniscono sia nascondigli che accesso a una varietà di pesci foraggio.
È importante osservare attentamente la topografia del fondale durante le uscite di pesca; utilizzare un ecoscandaglio può rivelarsi utile per localizzare queste aree.
Le aree di pesca ideali sono quelle dove il dentice è noto per muoversi in cerca di cibo.
Queste aree possono includere la zona costiera, dove i dentici si avvicinano per nutrirsi, così come il mare aperto, dove possono essere rintracciati in branchi.
Identificare i punti di pesca, come i bordi di un banco o la parte superiore di una secca, può aumentare le probabilità di prenderlo.
Inoltre, pescare in aree con forte corrente può essere vantaggioso, poiché attira il pesce verso il cibo.
Infine, monitorare le condizioni meteorologiche e il comportamento delle prede può aiutare i pescatori a determinare le migliori aree in cui concentrare i loro sforzi di pesca.
Migliora la tua esperienza di pesca al dentice
Con le giuste tecniche e attrezzature, la pesca al dentice può diventare un’attività altamente gratificante per ogni pescatore sportivo.
Esplorando metodi come la traina, la palluccella o lo spinning, e variando l’uso delle esche, avrai maggiori possibilità di avvicinare questo straordinario predatore.
Per ottimizzare le tue sessioni, ricordati di scegliere l’attrezzatura adeguata e tenere conto dei periodi stagionali e delle condizioni dell’acqua.
Ogni dettaglio, dalla scelta della canna alla gestione della profondità, contribuirà a rendere la tua esperienza unica e memorabile.
Pronto a mettere in pratica questi consigli? Inizia la tua avventura e scopri tutti i segreti della pesca al dentice!